Capitolo 15 Seconda Parte – Una Insolita Vacanza
Vale e Grazia stavano invece parlottando delle loro reciproche nuove conquiste:
< Oddio Lu, per stasera ci dobbiamo mettere in super tiro! Dobbiamo essere bellissime! >
Ridemmo a crepapelle… eravamo arrivate da nemmeno un’ora e già pensavamo ai ragazzi!
Già, che avrei indossato stasera? Disfeci la valigia in fretta e furia e cercai di trovare qualcosa di adatto alla serata… non volevo essere troppo appariscente, ma neanche passare inosservata!
Optai per un semplice tubino verde senza spalline e un paio di scarpe comode con la zeppa, anch’esse verdi di vernice.
Anche Vale e Grazia decisero per i tubini, ma i loro erano di una bella fantasia floreale.
Decidemmo di andare a prendere prima un aperitivo nel giardino esterno vicino la piscina. L’atmosfera era molto suggestiva, c’era il tramonto, una leggera brezza e tante tante candele accese! Solo nei film avevo visto posti cosi ben curati!
Ci accomodammo in un gazebo bianco, mentre Grazia era andata con fare spigliato ad ordinare i cocktail al bancone del bellissimo bar che costeggiava l’enorme piscina illuminata.
Sprofondai sul divano in vimini, mentre con lo sguardo cercavo Gabriel.
Nulla… nessuna traccia, eppure i suoi amici erano già seduti poco più avanti anche se in compagnia di altre ragazze: “ Che stronzi! Ci avevano già rimpiazzato… che delusione gli uomini in vacanza…”, pensai tra me e me.
Sorseggiai il mio Martini in silenzio, ero veramente infastidita dalla situazione e allo stesso tempo il mio cervello continuava a farsi delle domande sulla misteriosa assenza di Gabriel.
Vale e Grazia, dato il mio umore, decisero di farsi un giretto al bar, ognuna aveva messo gli occhi su un barista diverso… Forse avrei dovuto cambiare preda anch’io, ma la mia testardaggine ormai aveva preso il sopravvento. Volevo Gabriel, stop.
Dopo il terzo Martini la situazione si stava alleggerendo, il broncio aveva lasciato spazio a un largo sorriso e a delle fragorose risate che mi stavano facendo fare le mie amiche.
Alla fine ci eravamo riunite alla compagnia di ragazzi e avevamo deciso di saltare la cena optando per il buffet a bordo piscina.
Giocherellavo con lo stuzzicadente dello spiedino di frutta che avevo appena mangiato, mi ero seduta a bordo piscina e con i piedi giocavo con l’acqua che era fresca ed invitante, così proposi:
< Chi viene a farsi un bagno? >
Mi sfilai il tubino e senza aspettare risposta alcuna mi buttai in acqua.
Il tempo di riemergere e due possenti braccia mi circondarono la vita da dietro.
< Ciao Luna, mi stavi aspettando? >
Mi girai di scatto. Era Gabriel…
Bello da togliere il fiato con i capelli bagnati tirati all’indietro tipo “modello della pubblicità”, non so se rendo l’idea!
Mi strinse più forte e mi portò in un angolino un po’ più appartato.
Per fortuna mi ero messa il costume nuovo che mi stava d’incanto!
Mi scostò i capelli dal viso bagnato e:
< E’ da quando ti ho vista in aereo che avevo voglia di farlo >
Si avvicinò pericolosamente al viso e iniziò a mordicchiarmi il labbro.
Cazzo adoravo essere presa così, avvinghiai le gambe al suo corpo, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare.
Potevo sentire il suo sesso ingrandirsi sempre più e premere sulle mie cosce vergognosamente aperte, mi avvicinai in maniera tale che i seni si appoggiassero al suo petto. Cominciai a muovermi strusciandomi in maniera del tutto spudorata, avevo voglia di scopare subito… in piscina!
Non importa se gli altri ci potevano vedere, l’alcool mi rendeva più esibizionista, la mano scivolò dentro il suo costume e iniziai una lenta e sensuale sega.
Tra un bacio e l’altro lo sentivo ansimare, la cosa mi stava eccitando fino a farmi impazzire, scostai il pezzo sotto del mio costume e lo feci entrare dentro di me.
< Cazzo si, lo voglio tutto dentro! >
< Piccola sei proprio incontenibile, oltre che “ubriachella!” Ti ricorderai di me domani mattina? >
Sorrisi tappandogli la bocca con la lingua, era appoggiato con la schiena al bordo della piscina mentre io avvinghiata continuavo la mia danza sul suo membro di marmo.
Inarcai la schiena mandando indietro la testa, mi piaceva il modo in cui mi stava facendo godere, mi abbassò la fascia del costume e i miei seni balzarono fuori, al contatto con l’acqua fresca i capezzoli s’indurirono, emisi un gemito di piacere.
Incominciò a stuzzicarli e a stringerli forte, questo dolore e piacere allo stesso tempo che sentivo, mi stava facendo morire. Ansimai forte, ero veramente prossima all’orgasmo!
Gabriel pompò con forza il suo membro, più veloce e sempre più dentro, le sue palle sbattevano su di me ritmicamente:
< Dai bella godiamo insieme, mi stai facendo impazzire! >
< Sto venendo non ti fermare ti prego! >
Mi aggrappai con tutte le forze e venni a ruota dopo di lui.
Era stata una scopata perfetta. La prima… di una lunga vacanza.