Capitolo 2 – La Mia Diversa Prima Volta

Anal SexCapitolo 2 – La Mia Diversa Prima Volta

Il “ ritardo ” è stato per me come un entità sconosciuta che ha accompagnato praticamente tutti gli episodi della mia vita: agli appuntamenti con gli amici, a scuola, alle visite dai parenti, con i ragazzi, insomma ovunque!!! E non ci ho mai potuto fare nulla per evitarlo, come se mi cercasse sempre. Ad oggi ormai, io e lui viviamo in simbiosi… io capisco lui e lui capisce me…

Arrivai di corsa all’entrata del vecchio edificio, in ritardo…

Petra mi stava aspettando all’ingresso, decisamente infastidita dell’attesa, con una bottiglia ghiacciata di vodka al melone in mano.

< Lu, non ci posso credere, ma hai visto che ore sono?!? Luca ha già iniziato il concerto, ma ti ha cercata come un pazzo! Lo dovevi truccare! >

< Cavoli, scusami, ma la lezione si è prolungata, non trovavo il vestito giusto e ho perso l’autobus e poi ho sbagliato strada e poi… ma sono bella? Dimmi di si ti prego! Fammi bere un pochino che sono agitatissima!! >

< Lu sei bellissima lo sai! Tieni, butta giù e vedrai che tutto dopo ti sembrerà più facile! Hehheh! Ora entriamo che è tardissimo!! >

Diedi due lunghe sorsate, e altre due ancora. Il liquido fresco e dolce si fece strada dentro la mia gola, mi piaceva da morire la vodka e ora mi era presa la “fissa” per quella al melone, mi metteva di buon umore ogni volta che la bevevo.

Stasera però era una serata particolare, l’attrazione tra me e Luca era innegabile e si percepiva nell’aria una sorta di elettricità quando stavamo vicini, ma ancora non era successo nulla tra di noi.

Quante volte mi ero masturbata pensando ai suoi occhi che bruciavano di desiderio per me… Si! questa sarebbe stata la serata giusta, lo sentivo!

Mi ero preparata con cura: tutina a pantaloncini cortissimi di velluto nero, con una bella e profonda scollatura sulla schiena, parigine nere e stivaletti. Un trucco deciso ma non pesante, mi incorniciava gli occhi e il mio rossetto fucsia faceva il resto. Mi sentivo una gatta “ dark ”, una bellissima e sensuale gatta…

Entrammo. Il locale era veramente affollato e denso di fumo, la musica era ipnotica, ma l’atmosfera era calda e intima con candele dalle luci soffuse che facevano risaltare le pareti colorate.

Petra mi prese per mano e con fare deciso iniziò a farsi strada tra i ragazzi finchè non trovammo un posticino in prima fila.

Ci accovacciammo in terra, la musica mi stava inebriando e la vodka faceva il suo effetto, stavo bene e mi sentivo sicura di me stessa.

Tra il fumo denso che contornava il palco dandogli un aria cosi lugubre, vidi una figura tutta vestita di nero in controluce. Un maglione più grande di due taglie con le maniche che coprivano metà delle sue mani dalle unghie smaltate di nero, lo facevano sembrare cosi fragile, quasi impaurito. I movimenti aggraziati gli conferivano un aria eterea, Luca era bellissimo:

i capelli cotonati e scompigliati ricadevano sul suo viso pallido come rami aggrovigliati ed erano in netto contrasto con il trucco pesante che contornava gli occhi scuri come la pece dallo sguardo ipnotico. Stava cantando in maniera così sensuale, no, stava facendo l’amore con il microfono e la sua voce… beh, mi faceva impazzire la sua voce… così suadente e avvolgente, avrei potuto ascoltarla per ore incantata.

Finalmente il suo sguardo incrociò il mio, il cuore smise di battere per un secondo, deglutii a fatica, i suoi occhi mi stavano spogliando lentamente… mi sorrise e in quel preciso istante sentii il fuoco dentro di me!

Sapevo in sala c’erano parecchie ragazze che avrebbero fatto carte false per stare con lui, e c’era pure la sua ex, “storica”. Sapevo che si erano lasciati da poco, dopo circa sei anni, ma lui cantava e… guardava me, stava cantando per me, era come fossimo soli e non mi scollava gli occhi di dosso.

< Di solito non faccio dediche ma questa canzone è per una persona speciale che è entrata all’improvviso nella mia vita… >

” Ahiuu!! ” Una gomitata mi arrivò dritta dritta sullo stomaco

< Petraaa!! Ma cavoli stai attenta no? Tra un po’ vomito! >

< Luna hai sentito? E’ per te!!! >

Arrossii… Si! era per me! e altro che farfalle nello stomaco!!!

Chiusi gli occhi e assaporai fino all’ultimo la mia canzone: “Lullaby”, la mia preferita da sempre.

Sapevo di avere ad un tratto tutti gli occhi femminili addosso e… godevo!

Durante la pausa, nonostante la gente gli si affollasse intorno, in qualche modo Luca mi venne incontro.

< Sei bellissima stasera! Fatti vedere un pochino? Mhhhh… bello! Ma ti sculaccerei a dovere! Mi sono preoccupato da morire! Dov’eri finita? >

< Hihihi scusa, ho fatto un po’ tardi poi ti racconterò… vodka?? >

Rise, prese la bottiglia e le sue labbra mi sfiorarono la guancia con un bacio leggero, quasi impercettibile… tremai di piacere.

 < Ti dovrò accompagnare io a casa dopo, se ti finisci la bottiglia di questa robaccia, e dovrò farlo in braccio! >

” Staremo a vedere! “, risposi io…

Beh… era questo il mio intento, no? Sorrisi, buttai giù un altro bel sorso di vodka mentre il suo braccio mi cingeva forte la vita.

Ero eccitata da morire! Sentivo il perizoma completamente bagnato, mi immaginavo tra le sue braccia mentre lui mi possedeva instancabilmente… arrossii pensando al “dopo serata” e pregavo che a casa tutte le ragazze stessero dormendo.

Il concerto finì in fretta e ancora più in fretta il gruppo smontò tutte le attrezzature.

Petra mi salutò facendomi l’occhiolino e avvicinandosi mi sussurrò:

” Voglio sapere tutti i particolari domani mattina! Altrimenti ti butto giù dal letto! “

Luca mi prese la mano e salutando tutti, mi trascinò fuori dal locale verso la sua macchina.

Ero felice e frastornata, non dissi una parola per tutto il tragitto come per non spezzare l’atmosfera che c’era tra noi, ogni tanto sentivo il suo sguardo posarsi sulle mie gambe per poi riprendere la vista sulla strada. Parcheggiò la macchina in un modo molto improbabile, scelse un angolino all’inizio della via, spense il motore e si girò verso di me:

” Ti va se ti accompagno fino a casa? Il tuo equilibrio stasera non mi sembra sia così stabile! “

Sorrisi…

Uscimmo insieme e ci incamminammo ridacchiando verso casa mia, cercando l’un l’altro il contatto e, quando arrivammo sotto il portone, mi baciò… un bacio dolce e passionale, poi all’improvviso sempre più prepotente… un bacio che abbassò tutte le mie difese.

Mi appoggiai al muro, mentre la sua lingua insaziabile mi esplorava e il suo corpo premeva contro il mio facendomi sentire la sua eccitazione. La voglia era pazzesca e il suo respiro si fece pesante mentre mi disse: ” Ti voglio! “

Aprii il portone e in silenzio salimmo gli interminabili gradini, senza fermarci.

Feci strada fino in camera mia, lo feci sedere e gli chiesi:

” Lo vuoi un caffè? Lo preparo in un attimo, aspettami qui che dormono tutte! “

Luca annuì ed io, barcollando. a tastoni riuscii ad arrivare in cucina.

Misi la caffettiera sul fuoco, il mio corpo fremeva di desiderio… i miei capezzoli erano turgidi e premevano contro il reggiseno, un brivido di piacere scese lungo le mie gambe… beh era il momento giusto, no??

Mi sentii sfiorare la schiena all’improvviso… Il mio cuore accelerò all’impazzata, feci per girarmi ma lui era dietro di me.

Sentii il suo sesso premere nuovamente contro di me, duro, e la sua mano calda scostarmi i capelli mentre le sue labbra iniziavano a mordicchiarmi l’orecchio.

Ansimavo… Cazzo se lo volevo!

< Luna… Luna… sto impazzendo… >

< Prendimi Luca… prendimi adesso… >

La mia bocca cercava la sua, i nostri corpi vibravano, l’uno richiedeva l’altro e, mentre i vestiti cadevano confusamente per terra, le sue mani percorrevano ogni centimetro del mio corpo.

< Come sei bella… >

Iniziai a strusciare il mio…

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