Capitolo 8 Seconda Parte – Comoedia
Mi svegliai con lo stesso sorriso d’ebete stampato sulla faccia che avevo prima di andare a dormire!
Ero di buon umore e sapevo anche il perché. Andrea, quel figo pazzesco della sera precedente, mi aveva letteralmente stregato!
Presi il cellulare dal comodino e come prima cosa chiamai Luigi, volevo assolutamente sapere come era proseguita la serata e se anche lui si era aggregato alla compagnia in discoteca dopo aver chiuso il ristorante.
Mi rispose dopo solo due squilli, ma la voce impastata tradiva un risveglio brusco e istantaneo… Colpa mia! Ma sinceramente non me ne importava molto, perchè ero troppo curiosa per preoccuparmi di averlo svegliato sapendo che aveva fatto nottata.
< Luigi buon giornoooo! Allora ti prego raccontami tutto! Mi piace da impazzire! >
< Ehi piccola… Ma che ore sono? >
< Sono quasi le nove, dai sveglia! >
< Uff… mi devi un aperitivo, lo sai stronzetta? >
< Tutto quello che vuoi dear, muoio dalla voglia di sapere se ti ha parlato di me! >
< Mi sa che Luna si è presa una bella sbandata stavolta! >
“ Cavoli, vuoi che ti preghi per sapere qualcosa? ” Dissi esasperata roteando gli occhi verso l’alto…
< Senti Lu… Mi ha chiesto il tuo numero di telefono… >
Il cuore iniziò a martellarmi forte in petto.
< E tu? >
< Ovvio, non gliel’ho dato! >
< Cazzo, ma che hai il freno a mano nel cervello?… >
< Hahahah, ti amo quando mi tratti così… No! Ho solo tanto sonno piccola impertinente e… tranquilla, mi ha lasciato il suo… >
Rincominciai a respirare…
< Togliti quel sorriso dal viso Lu, ti ripeto non credo sia una buona idea cercarlo, lui si vuole solo divertire e tu, beh mi sembri un po’ troppo presa, non vorrei ci stessi male tutto qui. Per qualsiasi cosa comunque ci sono, ok? >
< Grazie Luigi… >
E dopo aver scarabocchiato con il rossetto il numero sul palmo della mano, riattaccai.
Ecco… E ora?
La voglia di vederlo era fortissima, ma non mi andava di chiamarlo subito, non volevo far trapelare il mio interesse… così memorizzai il numero sulla rubrica del cellulare e prendendo un paio di vestiti a caso andai ad infilarmi sotto la doccia.
Andrea
Mi alzai con un forte mal di testa, mescolare vino e superalcolici non era stata un brillante idea, ma ormai non potevo farci nulla…
Scesi lentamente dal letto e andai in bagno, una doccia mi avrebbe rimesso al mondo e magari avrebbe tenuto a bada anche la mia grossa erezione… Difficile dimenticare quel perizoma bianco e quel fantastico culetto…
Luna mi intrigava, chissà se sarebbe stata solo una buona scopata…
Amici di amici mi avevano informato che venerdì sera ci sarebbe stata una serata Fetish al “ Comoedia ”, un bellissimo club privè per coppie scambiste aperto da poco in pieno centro, speravo davvero mi chiamasse, se ci fossimo andati insieme ci sarebbe stato sicuramente da divertirsi…
Feci scivolare la mano verso il mio uccello, era durissimo al solo il pensiero di portare Luna al club… Flebilmente cominciai ad accarezzarmelo, l’acqua scorreva fresca e lo rendeva lubrificato, lo impugnai saldamente socchiudendo gli occhi e pensai alla sua lingua audace mentre baciava con passione un altra ragazza. Che spettacolo!
La immaginavo prendere in mano la situazione mentre l’altra si lasciava addomesticare aprendo le gambe e facendo intravedere una bella fichetta luccicante di umori.
Luna che mi guardava con malizia… e … sentii la mano riempirsi del mio seme caldo, glielo avrei fatto bere tutto, fino all’ultima goccia…
Sedute al tavolino esterno del “ Moyo ”, il nostro locale preferito, io e Valentina sorseggiavamo pigramente il cocktail dell’aperitivo.
Era il secondo Americano che bevevo mentre scorrevo ripetutamente in su e in giù la rubrica del telefonino… Non ero riuscita a combinare nulla in tutta la giornata perchè Andrea era diventato il mio pensiero fisso…
Vale sbuffò per l’ennesima volta, secondo lei dovevo chiamarlo e smetterla con questi giochetti da tredicenne infatuata: “ lo sappiamo entrambe che a letto ci finirai a metà serata del primo appuntamento… tanto vale toglierti lo sfizio subito no? ”
< Oh, Vale… mi sembra tutto così complicato, che gli dico? >
< Beh… non mi pare che tu sia una persona a corto di parole, scusa fai parlare lui, dopotutto mica sei stata te a chiedergli il numero… >
< Ok, o la va o la spacca… >
Brindammo e provai a comporre il numero, per fortuna c’era Valentina!
Al quarto squillo una voce calda mi rispose:
“ Pronto? ”
“ Andrea ciao sono Luna! ”, dissi tutto d’un fiato mentre cercavo il pulsante del viva voce…
< Heiii!! Ma che sorpresa! Luigi è proprio una persona affidabile! >
< Già, l’ho sentito in giornata e mi ha riferito… spero di non disturbarti… >
< No quale disturbo, figurati. Senti un po’ Luna, inutile girarci intorno quindi te lo chiedo in maniera molto diretta, ti va di uscire venerdì sera insieme? >
Vale stava facendo grossi cenni di assenso con le braccia, quindi…
< Si certo… cosa mi proponi di bello? >
< Una serata molto particolare…. in un posto molto bello, ma solo se ti va di metterti in gioco ovviamente… sai, mi pareva ieri sera di aver capito che fossi una ragazza di mentalità aperta, sbaglio? >
< No non ti sbagli, quindi? Dove mi porti? >
< Al Comoedia… conosci il locale? >
Merda, ne avevo sentito parlare, eccome! Non mi sembrava proprio un luogo da primo appuntamento, che delusione, io speravo nella classica cena conoscitiva della serie: “ ti stuzzico fino a farti sbavare e poi non so se te la do… ”
Valentina sgranò gli occhi e trattenne il respiro aspettando incuriosita la mia risposta.
” Certo che si, ma non ho mai avuto il piacere di andarci ”, dissi con tono fermo che sorprese anche me!
< Perfetto, la serata come ti anticipavo è molto particolare a tema Sadomaso, che mi dici? >
< Ti dico di si, ovvio! A che ora e dove ci troviamo? >
< Ti faccio sapere, devo sentire se aprono per cena oppure solo sul tardi, memorizzo questo numero e ti mando un messaggio appena so qualcosa di più preciso, ok? >
< Ok, baci… >
Fissai Valentina che era rimasta con gli occhi sgranati ed a bocca aperta, sconsolata misi il cellulare in borsa e sospirai: “ Vale, non mi dire nulla ti prego… ”
< Andiamo a casa Lu, non ci pensare dai! Sicuramente ti divertirai da morire! >
< Ma io non volevo una serata di solo sesso, anzi la voglio certo ma non con altre persone per giunta sconosciute… >
< Se non ti va mandagli un messaggio e ciao! Mica sei obbligata a fare nulla, e ricordati che Luigi ti aveva avvisato… >
Già, Luigi mi aveva detto subito cosa voleva Andrea e io di sicuro non mi ero presentata come una suora, quindi cosa volevo pretendere? Mi piaceva molto e questo rendeva le cose più difficili, stavamo partendo con il piede sbagliato, lo sapevo, ma sarei andata fino in fondo come sempre.
I giorni trascorsero velocemente, troppo velocemente!
Facendo il doppio turno al ristorante cercavo di non pensare a venerdì, ma oggi era venerdì cavoli ed a metà pomeriggio, mentre ero sdraiata sul letto ad immaginarmi la serata, arrivò anche il fatidico messaggio:
“ Ciao bella, ti vengo a prendere a casa alle 23 in punto… non vedo l’ora di vederti, a dopo A. ”
Andrea
Mancavano pochi minuti alle ventitrè, ero già sotto casa sua impaziente ed eccitato che pregustavo già la serata.
Ero molto felice che lei avesse accettato il mio invito, chissà che cosa sarebbe successo…
In realtà non la volevo portare al club per andare con altre coppie, ma solamente per divertirmi e trascorrere con lei qualche ora diversa dal solito in un posto senza inibizioni… come lei del resto!
Feci uno squillo per farle capire che ero arrivato e dopo un po’ di attesa la vidi uscire da l portone di casa sua, si girò più volte per cercarmi e appena mi scorse fece un dolcissimo sorriso.
Bella da togliere il fiato, stava camminando verso di me ondeggiando su dei tacchi altissimi.
Era perfetta per me e per la serata, anche se non avevo ben capito se Luna sarebbe stata una docile schiavetta oppure una padrona esigente e severa… Morivo dalla curiosità!
Si era vestita con cura, un vestitino bianco che lasciava ben poco all’immaginazione, le fasciava il corpo sinuoso, mentre i suoi piedini calzavano dei sandali trasparenti con plateau ed un tacco vertiginoso: le sue gambe nude e lisce erano perfette. Il trucco intenso e rossetto rosso sangue completavano l’opera… Sembrava una bambolina, una bambolina molto sexy e diabolica.
Dal suo sguardo traspariva preoccupazione e questo mi dispiaceva, ma l’avrei corteggiata come si meritava tutta la nottata.
Scesi dalla macchina e le andai incontro dandole un casto bacio sulla guancia:
per la prima volta sentii il suo profumo… inebriante e dolce mi stava eccitando da matti.
La presi per mano e con passo sicuro la feci sedere in macchina come se fosse un delicato cristallo.
Il tragitto era piuttosto corto, ma io lo allungai di un paio di isolati, Luna era una ragazza brillante e con un acuto senso dell’umorismo, forse sarebbe stato meglio averla portata a cena…
Ero semplicemente inebriato da lei, non mi rimaneva altro che incrociare le dita e sperare in un secondo appuntamento… di quelli seri.
Lo sguardo continuava a cadermi sulle cosce, fremevo per toccarle e il suo accavallare nervosamente le gambe la rendeva irresistibile. Parcheggiai fortunatamente vicinissimo al locale e l’aiutai a scendere dalla macchina, con un braccio le cinsi la schiena e sollevandole il mento con una mano le dissi:
“ Hei… lo sai che sei veramente bella? ” , lei rise e arrossì improvvisamente abbassando lo sguardo…
Aggiunsi, “ e lo sai cosa avrei voglia di fare Luna? ”
“ No, dimmi… ”, rispose.
“ Vorrei… ”, le diedi un bacio lungo e profondo.
La sentii tremare e sciogliersi piano piano, mentre le nostre lingue s’intrecciavano con passione.
Mi piaceva e io piacevo a lei, la cosa era innegabile! Chissà se stavo per rovinare tutto ancora prima di incominciare…
Con a testa ancora frastornata e il cuore che stava per esplodermi in petto, entrammo nel locale.
Cioè, mi aveva baciata! E non era solo per divertimento, avevo sentito qualcosa di indecifrabile ma ero sicura che avesse provato la stessa cosa anche lui. Sorrisi beata, quando mi accorsi che la ragazza che ci aveva accolto all’ingresso stava già spiegando le regole del club…
Sostanzialmente era molto semplice e sembrava anche così naturale da come ci veniva illustrato:
era un luogo per scambi di coppia ma non solo, potevamo incontrare coppie esibizioniste a cui piaceva “ giocare ” solo tra loro facendosi però osservare da tutti, oppure ragazzi singoli che davano piacere alle lei di coppia o ancora coppie “ soft ”, che non praticavano alcuno scambio completo con altre persone, ma arrivavano a fare solo “ ai giochi orali e manuali ” con altre coppie.
E noi? Che coppia saremmo dovuti essere?
Che disastro… pensai sul serio di essermi cacciata in grosso pasticcio!
Decisi di distrarmi, almeno per il momento, e godermi la visita al club…