Donna Moderna INCHIESTA – Se mi paghi mi spoglio.
Per mantenersi all’Università, per arrivare a fine mese o solo per divertirsi. In tutto il mondo 2 milioni di ragazze vendono in rete foto, video, show intimi.
Luna la recensione su Donna Moderna…Leggi cosa scrivono di me e delle ragazze che fanno la mia scelta…
Sembrano le ragazze della porta accanto. E invece usano il computer, una webcam e un nickname per collegarsi a internet e vendere on line foto intime, video osè, spettacoli privati, intascando dai 500 ai 5.000 euro al mese. Alcune son donne annoiate o divertite, altre disperate. Parla di loro il film Cam Girl, adesso nelle sale, che cerca di inquadrare il fenomeno nato in America.
COSA DICONO LE DONNE
“Sono esibizionista e ho iniziato per questo” racconta Luna La Vicina, 33 anni, di Firenze, commessa. “Mi copro il viso perché ho paura che i miei fratelli mi riconoscano. Due minuti di show sono pari a un’ora di lavoro in negozio…e se do il mio numero per essere chiamata direttamente, anche di più “.
Insomma, l’aspetto economico conta, inutile nasconderlo. Luna dichiara i suoi guadagni al fisco alla voce “altri redditi” e colleziona aneddoti sui suoi utenti, che hanno dai 20 ai 60 anni:< Quasi tutti sono fidanzati o sposati. Alcuni osservano in silenzio e poi ti contattano. Altri vogliono solo sfogarsi e parlano. Altri ancora ti riempiono di complimenti. Molte di noi diventano escort e fanno i soldi veri. Alcune si innamorano dei clienti e trovano marito. >
Luna ha creato un sito che spiega alle donne come mettersi in vetrina per guadagnare. E’ servito a molte per sbarcare il lunario. Come F.L., impiegata marchigiana, 43 anni, un figlio di 20 da mantenere: “Vivo da mia nonna, di cui in pratica sono la badante. Dovevo trovare un reddito per coprire 1.500 euro al mese di debiti” dice.
Anche A.L., 18 enne di Varese, fa la cam girl per soldi: “Ho dovuto mettere da parte i miei principi morali per pagarmi la retta e i libri dell’università” spiega. “Avevo bisogno di un altro lavoro. Fare la barista e la babysitter non mi bastava più”.
WWW.DONNAMODERNA.COM – N°24 del 05/06/2014 – pag.57
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